Spesso, nelle prime giornate torride d’estate, si sottovaluta la forza del sole, correndo il rischio di un colpo di sole. Qui scoprite come riconoscerlo, trattarlo e, soprattutto, evitarlo.
Dopo una giornata estiva al lago tornate a casa contenti e rigenerati dal sole. All’improvviso, avvertite mal di testa, la nuca si irrigidisce e sopraggiunge la nausea. Ecco l’aspetto subdolo di un colpo di sole: i sintomi si manifestano per lo più ore dopo l’esposizione al sole.
Quando la testa, la nuca e il collo rimangono esposti troppo a lungo ai raggi diretti del sole, nella testa si accumula tanto calore. Il cervello reagisce provocando il gonfiore del tessuto cerebrale e irritando le meningi, che si trovano subito sotto la calotta cranica.
Nel gergo tecnico, un colpo di sole viene chiamato insolazione e nella medicina d’urgenza rientra tra i danni da calore.
In caso di colpo di sole si manifestano sintomi simili a quelli di una meningite di origine batterica o virale. In entrambi i casi ad infiammarsi sono le meningi. La meningite batterica in particolare è una malattia pericolosa, che può diventare letale nel giro di poche ore. A differenza del colpo di sole è associata a febbre alta.
Nei neonati e nei bambini piccoli il rischio di un colpo di sole è molto alto a causa della capigliatura rada, dell’osso cranico sottile e delle fontanelle presenti nel cranio infantile. Inoltre, i neonati e i bambini piccoli sudano meno perché non sono ancora in grado di regolare il loro bilancio termico come gli adulti. I bambini piccoli vittime di un colpo di sole rifiutano spesso il cibo oppure lo rimettono. Spesso sono pallidi, irrequieti e piagnucolosi. Tra i sintomi comuni nei bambini ci può essere ancora la febbre. Non lasciate mai incustoditi i bambini vittime di un colpo di sole e contattate subito un pediatra.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi svaniscono nel giro di qualche ora o al massimo entro un paio di giorni. Gli adulti spesso si ristabiliscono più velocemente rispetto ai bambini. Se il colpo di sole viene riconosciuto per tempo e si applicano presto le misure corrette, non rimangono danni.
Che si tratti di alimentazione ed esercizio fisico o di come affrontare una diagnosi ricevuta e sottoporsi ai trattamenti consigliati, da noi troverete risposte competenti e su misura. Le nostre e i nostri consulenti sulla salute vi forniranno informazioni utili e consigli pratici.
Se la condizione della persona peggiora all’improvviso, le cause possono essere diverse:
Quando del liquido penetra nelle cellule cerebrali, il cervello si ingrossa. Tuttavia, non può gonfiarsi anche dentro la calotta cranica. Parti del cervello possono schiacciarsi e danneggiarsi. Spesso i sintomi sono disturbi della coscienza e delle funzioni corporee come stordimento, apatia, allucinazioni, coma, attacchi di crampi, difficoltà a parlare, difficoltà a respirare e paralisi della muscolatura dell’occhio. Il decorso può rivelarsi fatale. Chiamate subito un’ambulanza o andate immediatamente al pronto soccorso.
Le persone colpite possono diventare irrequiete ed esagitate così come apatiche e disorientate. Forte stordimento, apatia, sonnolenza, stato confusionale, allucinazioni e stato di incoscienza possono essere segnali che il cervello non sta più ricevendo sangue a sufficienza. Potrebbero esserci anche dei danni permanenti. Assicuratevi che le persone colpite rimangano sdraiate con le gambe sollevate, in modo che il sangue possa fluire più facilmente al cervello. In caso di svenimento, gli esperti suggeriscono di mantenere una posizione laterale stabile. Se la situazione non si normalizza, chiamate immediatamente un medico di pronto soccorso.
Tachicardia, pressione arteriosa molto bassa, pallore, pelle fredda e sudorazione fredda sono i classici segnali di uno shock. Anche in questo caso si verifica un disturbo dell’irrorazione sanguigna nel cervello e il sistema circolatorio potrebbe anche collassare completamente. Fate sdraiare le persone lucide e sollevate le gambe. In caso di svenimento, la posizione laterale stabile si rivela utile. Non lasciate sole le persone interessate, tenetele sveglie. Controllate il polso e la respirazione regolarmente. Chiamate subito il medico di pronto soccorso.
Dai nomi si evince che: un colpo di sole è causato dai raggi solari, mentre un colpo di calore è causato dal calore: entrambi sono associati per lo più a carenza di liquidi. Mentre il colpo di sole si limita alla testa, nel caso di un colpo di calore il problema interessa tutto il corpo che non riesce a disperdere il calore accumulatosi. Il corpo si surriscalda, non è più grado di regolare la temperatura e la persona non riesce più a sudare. Avvisaglie di un colpo di calore sono spesso i crampi, le allucinazioni e l’offuscamento della coscienza. Il battito è accelerato, la pressione bassa, la pelle scotta ed è secca. Spesso, questo stato viene scambiato per esaurimento o stanchezza e per questo il colpo di calore viene curato troppo tardi.
Allontanate subito la persona interessata dalla fonte di calore e chiamate un medico di pronto soccorso. Gli interventi di primo soccorso sono gli stessi che si applicano in caso di un colpo di sole.
The expert provided the editorial team with advice and input for this article. Julia Pieh (doctorate in pharmacy and toxicology, pharmacist, naturopath) works in the Helsana Health Consultation Service.
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