Dopo la gravidanza e il parto, poco a poco si instaura la routine quotidiana con il bebè. Fate le prime esperienze insieme al bebè e trascorrete momenti unici.
Dare da mangiare, cambiare e fare il bagnetto al bebè sono tutte cose con cui bisogna prendere dimestichezza. Godetevi i momenti di vicinanza e non disperatevi se non vi riesce tutto al primo colpo o se vi serve molto tempo. Insieme scoprirete cosa piace al bebè, dove preferisce dormire o qual è il modo migliore per dargli da mangiare.
Se volete e potete allattare vostro figlio, è fantastico. Il latte materno è infatti l’alimento migliore per i neonati. Tuttavia, a volte l’allattamento non funziona al primo colpo. A volte non funziona proprio o solo per poco tempo. Oppure può darsi che non vogliate allattare. In caso di difficoltà o domande, parlatene con la vostra levatrice o consulente per l’allattamento.
I bambini mangiano con tempi diversi: uno è sazio in 10 minuti, l’altro ha bisogno di 30-40 minuti. Nelle prime settimane, il bebè avrà bisogno di essere allattato all’incirca tra le otto e le dodici volte nell’arco di 24 ore. Le poppate non gli servono solo ad alimentarsi, ma anche a soddisfare il bisogno di succhiare. La suzione rilassa il bambino. Siete voi (e il vostro bambino) a decidere per quanto tempo debba protrarsi l’allattamento. Istituzioni come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) o l’UNICEF raccomandano di allattare i neonati almeno fino al compimento del sesto mese di vita. A partire dal quarto mese è possibile iniziare ad aggiungere altri alimenti. Gli esperti consigliano di iniziare a introdurre altri alimenti tra il quarto e il sesto mese, in modo che il bambino abbia abbastanza energie.
Una volta soddisfatte le sue esigenze, il bebè si addormenta pacificamente. Nelle prime settimane può succedere che un bebè dorma fino a 18 ore al giorno. Vostro figlio dorme di più o di meno? Non c’è motivo di allarmarsi. Già da piccolissimi, il bisogno di sonno cambia da un individuo all’altro. Inoltre, i neonati non hanno ancora un ritmo e si svegliano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Possono aver fame, voler essere cambiati o aver semplicemente bisogno della vostra vicinanza. Se il bebè fa fatica ad addormentarsi, le cause possono essere diverse. Non sapete se il bebè prova dolore? La vostra levatrice, la pediatra o i consulenti per mamme e papà saranno lieti di aiutarvi. Mancanza di ritmo e fasi di sonno brevi 24 ore su 24: le prime settimane possono essere molto faticose per i genitori. Cercate quindi di coricarvi e riposarvi anche di giorno, mentre il bebè dorme. Non esitate a chiedere aiuto e sostegno per tempo.
Per la scelta dei vestitini c’è una regola orientativa utile: il bebè dovrebbe sempre indossare uno strato in più rispetto a voi. Sia d’estate che d’inverno. Nella stagione fredda tenetelo al caldo sovrapponendo più strati. I bebè non sono ancora in grado di regolare autonomamente la propria temperatura corporea. Spesso quindi hanno le mani e i piedi freddi. Ma come sapere se il bebè ha troppo caldo o troppo freddo? Appoggiategli due dita sulla nuca. Se la pelle risulta fredda, servono probabilmente vestiti più caldi. Se la pelle risulta calda e sudata, togliete uno strato. Il bebè è irrequieto e piange? Anche questo può essere indice di troppo caldo o freddo.
Lavate tutti i vestiti nuovi una o due volte prima di usarli: per lavare i vestiti del bambino usate preferibilmente un detersivo liquido non profumato e non aggiungete ammorbidente. Potrebbe causare irritazioni cutanee. Lavate sempre i vestiti del bambino a 60 °C e risciacquateli abbondantemente. In questo modo prevenite le allergie.
Come il sonno e l’alimentazione, anche il gioco contribuisce al sano sviluppo di un bebè. Poco dopo essere venuto al mondo, il bambino inizia a percepire e scoprire l’ambiente circostante con tutti i sensi.
Vista: all’inizio i bebè non vedono ancora lontano. Sono contenti di avere una giostrina sopra il fasciatoio o la carrozzina. A tre mesi il bambino è già in grado di fissare e seguire un punto.
Udito: i bebè hanno un ottimo udito. Il bambino conosce già la vostra voce. Cantategli qualcosa, raccontategli delle storie, chiacchierate con lui. Il bambino riconosce anche la musica che avete ascoltato o riprodotto appositamente (ad es. con un carillon) durante la gravidanza. Queste melodie familiari possono essere d’aiuto quando il bambino è irrequieto. E presto sarà anche pronto per il primo sonaglio.
Tatto: il contatto fisico è importante. Tenete in braccio, dondolate e cullate il bambino. Molti genitori praticano anche massaggi per bebè.
Moto: adagiate il bebè su una coperta morbida, in modo che possa sgambettare liberamente. Sarà molto curioso di scoprire le proprie manine e i propri piedini. Presto cercherà anche di sollevare il capo e di girarsi.
All’arrivo di un bebè sorgono numerose domande. I consulenti per mamme e papà del vostro comune o quartiere offrono consigli, corsi e sostegno.
Le lettere per genitori di Pro Juventute vi accompagnano con preziosi consigli dalla nascita fino al sesto anno di vita di vostro figlio o vostra figlia.
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