«Festeggiamo la nostra amicizia»

In estate festeggiano il loro anniversario. Annina (29) e Secil (35) si incontrano per un aperitivo in città e brindano alla loro amicizia. «La festeggiamo», afferma Secil, «perché per noi è davvero importante.» Per le due amiche è importante poter parlare e ridere insieme. E fidarsi ciecamente l’una dell’altra. «Con Annina riesco a confidarmi di più», racconta Secil. È meraviglioso. Annina definisce Secil la sua «persona più cara».

All’inizio le due ragazze credevano di non avere molti punti di contatto. Sì, sei anni prima hanno iniziato a lavorare come architette d’interni per lo stesso studio – ma poi? Secil ama il bello, il design e l’arte. Le piace sedersi a prendere un caffè in città, passeggiare senza una meta e lasciarsi ispirare. Invece Annina trascorre spesso il tempo libero in sella alla mountain bike, alla bicicletta da corsa o alla gravel bike e si allena per le corse ciclistiche. Le piace spingere il suo corpo al limite.

Nonostante queste differenze, con il passare del tempo le due ragazze hanno notato sempre più punti in comune. Grazie a Secil, Annina ha conosciuto un altro lato di sé: ama rallentare e godersi il momento. Secil, in compenso, fa pilates con Annina e a volte va anche sulle piste da sci. «Ci ispiriamo a vicenda e impariamo l’una dall’altra», racconta Annina. «Ci facciamo bene.»

Le amicizie come quella di Annina Künnecke e Secil Oktar sono preziose. Danno più senso alla vita e ci rendono felici. Inoltre, influiscono sulla nostra salute. Infatti amiche, amici, familiari o buoni conoscenti possono ridurre lo stress. Alcuni studi rivelano che le persone con relazioni sociali solide sono più felici e vivono più a lungo. Ronja Schoch, consulente sulla salute di Helsana, afferma: «Soprattutto nei momenti difficili, le relazioni sociali sono una risorsa preziosa per superare meglio le crisi. Le persone possono essere presenti l’una per l’altra e sostenersi a vicenda. Non bisogna sottovalutarlo.»

La qualità della vita ne risente quando non si hanno scambi con altre persone, quando non c’è nessuno che ci ascolti. Isolamento e solitudine significano di conseguenza stress, che va preso seriamente e che può portare a disturbi del sonno, depressione e malattie cardiocircolatorie. In Svizzera, a molti capita regolarmente di sentirsi soli: secondo le cifre dell’ultima Indagine sulla salute della Confederazione, il 42% della popolazione afferma di avvertire una sensazione di solitudine «a volte - molto spesso». Si tratta di un aumento di circa il 12% rispetto al 2007.

In ogni fase della vita vale la pena investire del tempo in amici e conoscenti, prendersene cura – e avere un atteggiamento aperto nei confronti di nuovi contatti. «Non è mai troppo tardi per un’amicizia», afferma la consulente sulla salute di Helsana Ronja Schoch. L’importante è non ragionare per categorie, «perché l’amicizia non ha confini. Si può essere amici con persone giovani e più grandi.» Consiglia inoltre di rianimare vecchie amicizie. Ad esempio scorrendo le chat sul cellulare per vedere se c’è una vecchia amicizia nascosta. Perché non scrivere un breve messaggio ed esprimere il desiderio di incontrarsi di nuovo? Vale la pena tentare.

Cosa fare però se si ha voglia di avvicinarsi ad altre persone e ci si sente soli? Quando si vuole parlare ma non si può o non si vuole chiamare alcun conoscente? Ci sono molte offerte di aiuto e contatto per confrontarsi con altre persone. Una di queste è il cosiddetto Alltagstelefon für Jung & Alt (telefono quotidiano per giovani e adulti) di «Mein Ohr für Dich – einfach mal reden!». Le persone che hanno voglia di chiacchierare possono chiamare questo servizio.

Con il servizio telefonico i promotori offrono un breve momento di vita sociale. «Chiacchieriamo con le persone che chiamano e siamo a disposizione per condividere un piacevole momento insieme», racconta lo psicoterapeuta FSP di Basilea Philippe Goetschel. Gli argomenti e i motivi per i quali le persone chiamano sono i più disparati. «Per uscire dalla solitudine occorre fare attivamente un primo passo, ad esempio chiamando il telefono quotidiano.»

Le amicizie sono importanti per Louis S. (81) – soprattutto dopo la dolorosa perdita della moglie. Negli ultimi dieci anni ha trascorso molto tempo a casa, perché la moglie era gravemente malata. «La nostra cerchia è diventata sempre più piccola», racconta il vedovo. 

Ha continuato a coltivare le proprie amicizie, ma non ne ha trovate di nuove. «Non ne ho sentito la mancanza. Ma quando lo scorso dicembre mia moglie è mancata a causa del cancro, mi sono sentito molto solo. Non stavo bene, non avevo più energia. Riuscivo a confidarmi solo con buone amiche. Loro potevano immedesimarsi nella mia situazione meglio dei miei amici uomini.»

Fortunatamente è riuscito ad allacciare nuovi contatti. Ora, dopo molti anni, va di nuovo a ballare e ha ripreso a giocare a golf. «O vado al mio vecchio locale preferito. E ho di nuovo tempo per i miei compagni di jass.» Lo svago aiuta Louis S. a superare la perdita della moglie. Si assicura di avere sempre qualcosa da fare e non aspetta che siano gli altri a chiamare. Il suo motto è semplificare! «Finora sono l’unico vedovo nella mia cerchia di amici. Nel bene o nel male, in futuro cambierà. A quel punto sarò il primo a essere presente per gli altri. Solo chi ha dovuto dire addio a una persona amata sa come ci si sente.»