Quasi tutti i popoli conoscono la rosa come regina dei fiori e simbolo d’amore, solo gli eschimesi non hanno un nome per lei. Sotto forma di tisana o lavanda la rosa mitiga le infiammazioni e protegge la pelle irritata favorendo la guarigione. La rosa ha un ruolo importante anche nell’aromaterapia.
Numerose leggende descrivono le origini della rosa. Una racconta sia nata con la dea dell’amore Venere dalla schiuma del mare e pertanto rappresenta la quintessenza dell’amore. I persiani le coltivavano in rigogliosi giardini. E fino al 17° secolo hanno avuto il monopolio del commercio dell’acqua di rose e del relativo olio eterico.
La Francia, il Paese dell’aromaterapia europea, ha scoperto solo nel 19° secolo l’estrazione dell’olio di rose. Tra tutte le varietà di rose, quella di Damasco ha il ruolo più importante nell’aromaterapia. Il «profumo reale» che le viene attribuito simboleggia la perfetta soavità.
Sulle mucose e sulla pelle i petali di rosa hanno un effetto contraente e così leniscono le infiammazioni. Anche l’acqua di rose lenisce le infiammazioni: tramite i gargarismi nella bocca e in gola e con l’applicazione esterna sulla pelle del viso. Le ablazioni con infuso di petali di rose danno ottimi risultati contro le mucose vaginali infiammate. Nell’aromaterapia energetica si raccomanda di respirare gli effluvi dell’olio di rose di Damasco per guarire lesioni e ritrovare fiducia nella vita. Elaborata sotto forma di preparati cosmetici, aumenta l’amore verso sé stessi e fa fiorire la bellezza individuale.
I petali per le applicazioni terapeutiche sono ricavati dalla «Rosa x centifolia». La «x» sta a significare l’ibridazione in quanto questa rosa è un incrocio tra le varietà Rosa gallica (a sua volta una forma da coltivazione derivata dalla Rosa canina e dalla Rosa alba) e Rosa damascena (forma da coltivazione della Rosa canina con phoenicia o moscata).
La «centifolia» è un arbusto di rose che può crescere fino ai 2 metri di altezza. I rami più vecchi, fortemente spinosi e ripiegati, conferiscono alla pianta un aspetto sinuoso. Le singole infiorescenze sono composte da innumerevoli petali e possono presentare tutte le sfumature di colore dal bianco puro al rosso scuro. La superficie inferiore delle foglie presenta ghiandole profumate e per questo motivo l’arbusto profuma di rosa anche senza i fiori.
Tisana
Versare 200 ml di acqua bollente su 1 o 2 grammi di petali di rosa e lasciare coperto in infusione per 8 minuti, bere una tazza da 3 a 5 volte al giorno.
Con l’aggiunta di zucchero candito, un pizzico di cannella e vaniglia, questa tisana riscalda il cuore e genera una sensazione gradevole nel ventre. L’infusione pura può inoltre essere impiegata per fare gargarismi o lavande della pelle e delle mucose, in particolare delle mucose vaginali.
Ideale per i cantanti
Fare gargarismi in gola da 1 a 3 volte al giorno con tisana di rose o acqua di rose.
Tonico per il cuore
Da 1 a 5 gocce di olio di rose di Damasco in 100 ml di olio di Jojoba. Agitare bene la bottiglia. La mattina e la sera prima di andare a letto spalmare sulla zona del cuore e sulle narici.
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