L’astigmatismo è una delle patologie oculari più diffuse. In Svizzera, quasi la metà delle persone che portano gli occhiali ne è affetta. In che modo si riconosce l’astigmatismo? E come è possibile correggere questo tipo di difetto visivo?
L’astigmatismo (dal greco «assenza di punto») è un’aberrazione ottica, detta anche ametropia. Si tratta di un difetto di rifrazione dell’occhio causato da una curvatura asimmetrica della cornea che determina una visione sfocata e distorta, a prescindere dalla distanza dalla quale si guarda un oggetto. Questo tipo di disturbo non è legato all’età, e a esserne colpiti sono sia i miopi che i presbiti.
L’astigmatismo viene calcolato in diottrie (dpt): il valore può essere negativo o positivo e pertanto associato a miopia o presbiopia. Se il valore corrisponde a 0,75 dpt o è superiore, è necessario correggere l’astigmatismo. Quando il valore supera 2,25 dpt si parla di astigmatismo elevato.
Rispetto a una cornea sana, una cornea con astigmatismo non ha una forma sferica: la superficie dell’occhio non risulta quindi rotonda, ma bensì ovale. Di conseguenza, la luce incidente non viene focalizzata in maniera puntiforme sulla retina, bensì a forma di linea. A causa di questo difetto dell’occhio, infatti, un punto viene percepito allungato. Il risultato è una visione sfocata o poco nitida.
L’astigmatismo può essere causato non soltanto dalla cornea, ma anche dal cristallino. Anche in questo caso, la forma ovale anziché sferica del cristallino impedisce alla luce di concentrarsi sulla retina nel modo corretto, e questo fa sì che l’immagine risulti sfocata e poco nitida. L’astigmatismo comprende entrambe le forme.
Gli oculisti distinguono tra due tipologie di astigmatismo:
L’astigmatismo è di solito di natura congenita e molto diffuso. Quasi la metà delle persone che portano gli occhiali in Svizzera ne è affetta. Se questo disturbo della vista insorge in età più avanzata, la causa potrebbe essere una delle seguenti:
Dato che i fattori ereditari giocano un ruolo importante nell’astigmatismo, i genitori che ne sono affetti dovrebbero far controllare la vista dei loro figli sin dalla tenera età. La visione offuscata può infatti compromettere lo sviluppo motorio del bambino e persino causare un danno visivo permanente. Se invece il difetto visivo viene compensato precocemente con l’utilizzo di occhiali, si possono creare circuiti nervosi mancanti e il cervello impara così a percepire in maniera corretta. A volte è necessario coprire l’occhio che funziona meglio con una benda per qualche tempo. In questo modo, il cervello è costretto a elaborare e apprendere le impressioni dell’occhio più debole. Altrimenti, l’astigmatismo viene corretto con un paio di occhiali. I bambini più piccoli hanno bisogno di occhiali speciali realizzati in plastica infrangibile e di un nasello in silicone morbido.
Spesso non è il disturbo visivo in sé a indicare la presenza dell’astigmatismo, ma altri sintomi quali mal di testa, dolore agli occhi o vertigini. Questi insorgono perché l’occhio cerca continuamente di compensare il difetto visivo mettendo a fuoco la lente. Questi impulsi costanti affaticano i muscoli ciliari dell’occhio, che sono responsabili della regolazione della lente. Se l’astigmatismo è più pronunciato, la persona colpita sperimenta di solito una visione sfocata e distorta. In coloro che invece soffrono di miopia o presbiopia, è solo la visione da lontano o da vicino a essere interessata. Nei bambini sussiste il rischio di sviluppare ambliopia nell’occhio interessato se l’astigmatismo non viene corretto.
Per sapere se soffrite o meno di astigmatismo, vi basterà fare una visita dall’oculista o un controllo dall’ottico. Con l’aiuto di un cosiddetto topografo corneale, saranno infatti in grado di misurare con estrema precisione la superficie della cornea e visualizzarne le curvature come fosse una mappa. In caso di astigmatismo regolare, di solito la curvatura corneale può essere corretta senza problemi con occhiali o lenti a contatto. Nei casi gravi di astigmatismo irregolare, in genere il difetto di rifrazione non può essere corretto con lenti per occhiali, ma si opta per lenti a contatto rigide adattate in base alla situazione individuale. Un’altra soluzione, altrettanto valida per altre forme di disturbo visivo, è la correzione con il laser.
Per questo articolo, l’esperta ha affiancato il team della redazione fornendo la propria consulenza. Julia Pieh (Dottoressa in farmacia e tossicologia, farmacista, naturopata) lavora presso la consulenza sulla salute di Helsana.
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