Quattro svizzeri su cinque soffrono di un deficit visivo. Ma come si sviluppano la miopia e la presbiopia? E come potete intervenire?
La maggior parte della popolazione svizzera necessita di mezzi ausiliari per la vista. Secondo i sondaggi di Optik Schweiz, l’associazione svizzera degli ottici e degli optometristi, l’80% di tutte le persone tra i 16 e i 74 anni in Svizzera porta occhiali o lenti a contatto. Questo valore è più alto che nei sondaggi precedenti. Ciò tuttavia non significa che la vista peggiorerà in continuazione. In passato, i difetti visivi di lieve entità spesso non venivano notati e quindi non venivano neanche corretti. Anche l’evoluzione demografica comporta un aumento delle cifre: la popolazione sta invecchiando e l’acuità visiva da vicino tende a peggiorare con l’età.
La miopia è un difetto congenito o acquisito dell’occhio. Le persone con miopia hanno una visione sfocata degli oggetti lontani, ma possono individuare facilmente gli oggetti vicini. La miopia si misura con diottrie negative. Da un valore di - 0,5 diottrie una correzione può essere sensata, da - 1,0 è necessaria.
La lunghezza dell’occhio è una caratteristica innata, ma può variare durante gli anni della crescita. Fondamentalmente sono due le cause di miopia:
È possibile anche una combinazione di miopia assiale e refrattiva. Se una delle due cause è presente, i raggi di luce vengono raggruppati davanti alla retina invece che sulla retina, come accade in un occhio sano. Il risultato: vediamo un’immagine sfocata. La miopia è spesso ereditata. Se entrambi i genitori sono miopi, nel 60% dei casi anche i figli ne sono colpiti. Se la miopia non è congenita, un lavoro troppo ravvicinato o la luce artificiale possono compromettere la vista: non solo la lettura di libri e giornali, ma ora anche l’uso intensivo di smartphone, tablet e altri schermi può causare la miopia.
La miopia è in aumento in tutto il mondo. Tuttavia, secondo un recente studio, la miopia non sta aumentando solo nei bambini, come si pensava in passato, ma anche negli adulti tra i 20 e i 30 anni. Di norma la miopia si corregge facilmente con un mezzo ausiliario per la vista, cioè con occhiali o lenti a contatto.
A partire da una diottria di -6 si parla di miopia patologica. Di conseguenza,
Con un mezzo ausiliario per la vista adeguato, la quantità di luce davanti all’occhio può essere controllata in modo che ciò che si vede non sia davanti alla retina, ma esattamente su di essa.
Occhiali: la miopia viene corretta con una lente divergente: sposta il punto in cui gli oggetti lontani sono messi a fuoco, così che non sia più di fronte alla retina ma direttamente su di essa. Le lenti negative sono leggermente più spesse sul bordo rispetto al centro, ma grazie alla tecnologia moderna possono essere assottigliate in modo rilevante.
Lenti a contatto: le lenti a contatto funzionano sullo stesso principio degli occhiali. Permettono un’acuità visiva ottimale anche in caso di miopia grave. Se l’occhio è adatto alle lenti a contatto e si seguono le istruzioni di manutenzione e ci si sottopone a regolari controlli, le lenti a contatto possono essere portate per molto tempo senza problemi. Tuttavia, non bisogna portare le lenti a contatto in modo permanente, ma bisognerebbe alternare la correzione con occhiali adatti.
Laser: oggi la miopia può anche essere corretta con i moderni laser oculari. A questo scopo sono disponibili diverse procedure. Con la chirurgia laser, la cornea viene appiattita in modo permanente in modo da correggere la visione difettosa. Se è presente anche una curvatura corneale, è possibile trattarla allo stesso tempo.
Bastano quaranta minuti di attività quotidiana all’aperto per proteggere i bambini in età scolare dalla miopia. Questa è la conclusione di uno studio cinese che ha studiato il legame tra attività all’aperto e miopia nei bambini. Guardare costantemente da vicino televisione, computer e smartphone, nonché la mancanza di luce naturale, sono fattori determinanti nello sviluppo della miopia. Ecco perché si raccomanda vivamente ai genitori di far giocare i loro bambini fuori alla luce del sole il più possibile. Attualmente dei ricercatori australiani stanno indagando se trascorrere del tempo all’aperto può avere un effetto positivo anche sulla miopia negli adulti.
La presbiopia è anche chiamata ipermetropia, e significa che si possono vedere bene le cose in lontananza, ma non i caratteri piccoli o gli oggetti vicini. L’ipermetropia non deve essere confusa con la presbiopia dovuta all’età. L’ipermetropia si misura con le diottrie positive. La maggior parte delle persone colpite ha un potere refrattivo inferiore a +4 o +5 diottrie.
In un occhio presbite, il punto focale della luce non è esattamente sulla retina, ma dietro di essa. Le seguenti cause possono essere responsabili di questo disturbo:
A seconda dell’età e della gravità della presbiopia, gli oggetti lontani sono percepiti più nitidamente di quelli vicini. A differenza della miopia, la gravità della presbiopia cambia raramente con l’età.
Spesso la presbiopia non viene nemmeno riconosciuta in giovane età. Questo perché il sistema visivo può ancora compensare bene. Tuttavia, questo comporta un maggiore sforzo visivo, anche se impercettibile. Con un’ipermetropia più pronunciata o con l’avanzare dell’età, tuttavia, questo sforzo può scatenare vari disturbi fisici: Affaticamento e stanchezza degli occhi, dolore agli occhi, mal di testa o anche dolore al collo e alla schiena. Anche il bruciore agli occhi o la congiuntivite frequente possono essere una conseguenza della presbiopia.
Nel corso della vita, l’elasticità del cristallino diminuisce in tutte le persone. Il cristallino dell’occhio diventa più spesso e più solido, e l’accomodazione diminuisce. Ciò significa che la lente non può più essere piegata così bene, le cose che sono più vicine appaiono improvvisamente sfocate. La presbiopia dovuta all’età diventa solitamente evidente dai 40 ai 50 anni.
Normalmente, la distanza di lettura è tra 30 e 40 centimetri. Con la presbiopia dovuta all’età, la distanza aumenta sempre di più, fino a quando le braccia sono «troppo corte» per creare la distanza necessaria dal giornale o dal menu. Se la presbiopia viene ignorata, oltre alla visione compromessa possono manifestarsi mal di testa o bruciore agli occhi.
La presbiopia dovuta all’età può essere corretta con occhiali o lenti a contatto. Generalmente si sceglie la correzione più debole. In questo modo, si sfrutta la capacità di accomodazione rimanente della lente e il punto di distanza viene mantenuto alla massima distanza possibile dall’occhio. Con la progressione della presbiopia fino a circa 70 anni, di solito è necessario aumentare sempre di più la correzione per la vista da vicino.
La presbiopia può essere corretta con occhiali o lenti a contatto. Per i presbiti si usano le cosiddette lenti convergenti, chiamate anche lenti positive, con un potere refrattivo o diottrico positivo. Ciò significa che le lenti sono curvate verso l’esterno (convesse) e quindi focalizzano i raggi di luce prima che cadano sulla cornea. Per l’ipermetropia molto grave si prediligono le lenti a contatto, in quanto le lenti necessarie per correggerla sarebbero molto spesse e quindi anche pesanti.
In alternativa, le persone presbiti, proprio come le persone miopi, possono considerare il trattamento laser: in questo caso si può scegliere tra diverse procedure laser e lenti a contatto impiantabili, oltre che altre procedure di chirurgia delle lenti.
Per questo articolo, l’esperta ha affiancato il team della redazione fornendo la propria consulenza. Julia Pieh (Dottoressa in farmacia e tossicologia, farmacista, naturopata) lavora presso la consulenza sulla salute di Helsana.
Approfondite ogni mese le vostre conoscenze su temi attuali legati alla salute e ricevete tutte le informazioni sulle interessanti offerte di tutte le società del gruppo Helsana * comodamente tramite e-mail. Abbonatevi gratuitamente alla nostra Newsletter:
I suoi dati non sono stati trasmessi. Voglia riprovare più tardi.
* Il gruppo Helsana comprende Helsana Assicurazioni SA, Helsana Assicurazioni integrative SA e Helsana Infortuni SA.