I muscoli rendono forte il nostro corpo. Infatti sono sinonimo di forza. Senza muscoli, il nostro corpo sarebbe inutilizzabile. Tutto ciò che c’è da sapere sulla muscolatura.
Innanzitutto va detto che senza muscoli il nostro corpo si affloscerebbe. Questo perché anche stando in relax, in piedi o seduti, siamo pur sempre attivi. Solo per mantenere la testa, le braccia e la schiena in una certa posizione, ci servono costantemente molti muscoli diversi. Quando stiamo seduti molto a lungo al computer, il collo e le spalle sono spesso in tensione.
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La muscolatura serve anche per darci calore. Ogni movimento, ogni allenamento porta alla produzione di calore. Le attività intense possono generare un calore eccessivo di cui il corpo deve poi sbarazzarsi attivamente. Solo così evita il surriscaldamento. Ecco perché poi iniziamo a sudare. La maggior parte dell’energia consumata da un muscolo viene trasformata in calore, e solo una piccola parte in movimento. E, infatti, quando fa freddo sentiamo il bisogno di muoverci molto. Quando, ad esempio, tremiamo per il freddo, il corpo sta attivando un movimento muscolare per generare calore.
I muscoli assumono funzioni vitali che generalmente nemmeno percepiamo e che, di norma, non possono essere influenzati attivamente. Il nostro muscolo più importante, il cuore, tiene in moto la circolazione. Ma anche la respirazione dipende dall’apparato muscolare. Basti pensare al diaframma che contraendosi permette all’aria ricca di ossigeno di arrivare ai polmoni. Non da ultimo, i muscoli sono indispensabili anche per la digestione. Tutto ciò che assumiamo viene infatti trasportato nel corpo dalla muscolatura liscia (v. muscolatura liscia) della parete dello stomaco e dell’intestino. E persino la vescica è costituita prevalentemente da muscoli, che ci consentono di vuotarla.
Parlare senza i muscoli della lingua, della laringe e del diaframma sarebbe inconcepibile. Senza contare il fatto che la nostra comunicazione non verbale è fatta di gesti o posture. Persino uno sguardo o un occhiolino non sarebbero possibili senza muscoli.
E anche quando siamo tristi, felici o arrabbiati mostriamo i nostri sentimenti attraverso i muscoli mimici, spesso anche quando non vorremmo far trapelare nulla del nostro stato interiore.
Tra l’altro, dobbiamo moltissimo a certi movimenti muscolari piccoli e precisi, come ad esempio quelli responsabili del sorriso, non da ultimo le nostre relazioni sociali.
Lo sapevate? L’essere umano ha tre diversi tipi di muscoli: la muscolatura cardiaca, la muscolatura scheletrica, nota anche come muscolatura striata, e la muscolatura liscia.
Il cuore (muscolo cardiaco) ha una muscolatura propria. E ciò a buon diritto. In fondo è l’unico muscolo del corpo a lavorare senza sosta e, in condizioni normali, senza stancarsi mai. Lavora in piena autonomia ed è regolato dal sistema nervoso (autonomo) vegetativo. Ciò significa che il suo funzionamento non può essere influenzato dalla nostra volontà. Il suo compito principale è pompare il sangue arricchito di ossigeno e nutrienti in tutto l’organismo.
È presente nell’intestino, nella vescica, nell’utero, sulla parete delle arterie, ovvero in tutti gli organi interni controllati dal sistema nervoso vegetativo. A differenza della muscolatura striata, non siamo in grado di influire volontariamente sulla muscolatura liscia.
È detta anche muscolatura scheletrica ed è quella più nota perché la si vede a occhio nudo. Tuttavia, le striature del muscolo scheletrico sono visibili solo al microscopio. A differenza dei muscoli lisci e della muscolatura cardiaca, possiamo controllare i muscoli scheletrici secondo la nostra volontà. E questi non ci servono solo per camminare, mangiare, bere o parlare. Anche i muscoli del viso sono striati.
Per compiere un movimento occorrono segnali neuronali, che sono trasmessi dai centri motori presenti nel cervello attraverso le vie nervose al muscolo scheletrico, dove innescano i più disparati tipi di movimento. I movimenti nascono dall’interazione di ossa, articolazioni, muscoli e tendini. Ogni muscolo lavora contraendosi. Tuttavia, non essendo in grado di riallungarsi da sé, ha solitamente bisogno dell’aiuto di un altro muscolo.
Per questo i muscoli lavorano sempre in coppia, come agonista e antagonista: quando uno si contrae (agonista), l’altro si distende (antagonista). Per esempio, se durante un allenamento attiviamo il bicipite, le fibre muscolari si contraggono e il braccio si piega all’altezza del gomito. Per distendere il bicipite, invece, attiviamo il tricipite. Mentre il tricipite si contrae, il bicipite si distende. Per muovere una parte del corpo sono dunque sempre necessari più muscoli.
Molti dei nostri processi locomotori sono automatizzati e sembrano spesso non richiedere sforzi. Eppure, osservando un bambino che impara a camminare si comprende quanto sia complesso questo processo. Per porre abilmente un passo davanti all’altro abbiamo bisogno di numerose articolazioni e di circa 200 muscoli scheletrici.
Lo sapevate? Il potenziamento del muscolo avviene solo dopo l’allenamento. In questa fase post-allenamento le fibre muscolari aumentano. Quindi, sia in fase di potenziamento che dopo l’allenamento, si sviluppano nuovi componenti cellulari, i mitocondri, che forniscono energia ai muscoli. Al contempo, attorno alle fibre muscolari, si formano nuovi vasi sanguigni. Sono questi, in definitiva, ad aumentare la nostra resistenza.
Se dovessimo spiegare a un uomo primitivo cos’è il jogging, questi non ne capirebbe bene il senso. Lo sport come attività ricreativa gli sarebbe probabilmente un concetto incomprensibile. Non capirebbe neanche come mai molti di noi trascorrono giornate intere stando seduti. Per i nostri antenati, cacciatori o cacciati, il movimento e la forza muscolare erano, all’età della pietra, questione di vita e di morte. Oggi non esistono più nemici naturali, ma continuiamo ad avere, come allora, una struttura fisica per cacciare o scappare. Dal punto di vista dell’evoluzione siamo pur sempre nati per muoverci molto.
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