In Svizzera molte persone soffrono di mal di schiena o lombalgie aspecifici. È utile approfondire le cause con esami immaginografici? Andiamo a esaminare i fatti.
I dolori aspecifici alla schiena possono essere causati da una tensione muscolare alla schiena, una muscolatura del tronco troppo debole o da sollecitazioni errate dell’apparato motorio. Malattie gravi sono piuttosto raramente la causa di questo tipo di dolori.
Per individuare la causa del mal di schiena e della lombalgia sono disponibili diverse metodiche: la classica radiografia mostra le strutture ossee. La tomografia computerizzata (in breve TAC) mette in evidenza, oltre a ossa e articolazioni, anche legamenti, tendini e dischi intervertebrali. E la risonanza magnetica (in breve MRT) consente di ottenere immagini dettagliate delle parti molli e del midollo spinale. Sebbene il ricorso a queste metodiche sia frequente in Svizzera, non è chiaro se la tecnica per immagini, detta anche imaging, sia effettivamente utile in caso di mal di schiena e lombalgia.
L’Harding Center for Risk Literacy dell’Università di Postdam ha riassunto vantaggi e danni potenziali delle metodiche di imaging in caso di mal di schiena servendosi di studi scientifici. Nell’ambito di diversi studi sono stati osservati adulti con lombalgia e mal di schiena prolungati e aspecifici per un periodo fino a due anni.
Indipendentemente dal fatto che i pazienti siano stati sottoposti o meno a esami immaginografici, nello stesso numero di persone la mobilità generale e la qualità di vita sono migliorate di nuovo nel tempo.
Un eccesso di imaging può essere dannoso per il paziente. Difatti, nel caso di radiografie e TAC i pazienti sono esposti a radiazioni che possono comportare cambiamenti del patrimonio genetico, se impiegate eccessivamente. Inoltre, l’imaging può portare a un referto errato o casuale, come un’usura rilevabile della colonna vertebrale. Tuttavia, questo referto non è necessariamente la causa dei dolori. In casi estremi, simili referti possono dare origine a operazioni inutili.
In caso di mal di schiena aspecifico, un esame per immagini non aiuta a migliorare la mobilità generale e la qualità di vita.
In un primo tempo è meglio attendere e concentrarsi sulla consulenza e sulla formazione relativa alle possibili cause. Queste includono misure per aumentare l’attività fisica nella vita quotidiana e il self-management, come ad esempio la gestione dello stress.
Anche i trattamenti non farmacologici (per esempio la fisioterapia, la terapia manuale o l’agopuntura) possono aiutare ad alleviare il dolore.
Se il dolore persiste per più di sei settimane, peggiora o limita sempre più la mobilità, si può prendere in considerazione la diagnostica per immagini. Anche in caso di manifestazioni di paralisi o sensazione di intorpidimento è consigliabile ricorrere a una di queste metodiche.
In ultima analisi, ognuno deve decidere autonomamente, previa consultazione con il proprio medico, se una metodica per immagini è opportuna. Ora avete una migliore visione d’insieme su questo argomento.
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