Ecco come accrescere la vostra competenza emotiva

Le persone emotivamente competenti affrontano meglio la vita e sono più soddisfatte. Quali abilità servono e come fare a svilupparle in autonomia.

25.08.2022 Gabriela Braun 5 minuti

Siete empatici? Siete in grado di parlare dei vostri sentimenti e, talvolta, anche di porvi dei limiti a livello emotivo? Il modo in cui percepiamo le emozioni o le gestiamo determina il rapporto con noi stessi, ma anche con gli altri.

Essere competenti o intelligenti dal punto di vista emotivo significa possedere una serie di capacità e competenze. La compassione è una di queste, così come la capacità di comunicare oppure motivare se stessi. Secondo le ultime scoperte scientifiche, tali competenze contribuiscono in modo significativo al successo personale e professionale, nonché al proprio benessere.

Le persone emotivamente competenti in genere superano i conflitti in modo costruttivo e sono in grado di curare rapporti e amicizie profondi e provvedere a se stesse, con il risultato che sono spesso più soddisfatte ed equilibrate. A tal proposito, sono fondamentali, tra le altre, le seguenti cinque abilità.

«Perché questa cosa mi fa così arrabbiare?»

La percezione di sé è il primo passo verso la scoperta di se stessi. Bisogna innanzitutto essere consapevoli dei propri sentimenti e saperli riconoscere per poi poterli gestire in un momento successivo. La differenza tra il semplice provare e il riconoscere un sentimento vissuto diventa evidente quando siamo stressati e reagiamo eccessivamente a delle piccolezze. Allenando la percezione di sé e percependo i sentimenti in modo più consapevole, possiamo gestire e controllare più attivamente la nostra reazione nelle situazioni difficili.

Chiedetevi:

  • Cosa provo in determinate situazioni?
  • Come mi sento qui e ora?
  • Come sto in questo preciso momento?

«Non stai bene?»

Essere empatici significa essere in grado di immedesimarsi negli altri, mettersi nei panni di altre persone, assumere il loro punto di vista e reagire in maniera adeguata. Si tratta di mostrare comprensione e rispetto per le azioni e i pensieri delle altre persone. Sviluppare empatia ha quindi molto a che fare con la percezione e l’osservazione.

Provate a fare quanto segue:

  • Provate a percepire correttamente l’ambiente che vi circonda e le altre persone. Esercitatevi a perlustrare il mondo con la mente aperta.
  • Avvicinatevi alle persone senza pregiudizi.
  • Calatevi nei panni degli altri: concentratevi su chi vi sta di fronte, sui suoi pensieri, sentimenti e sulle sue necessità mettendo in secondo piano i vostri punti di vista e le vostre emozioni.
  • Mostratevi comprensivi verso gli altri e prendete sul serio le loro richieste.

«Come faccio a mantenere un atteggiamento positivo nonostante tutta questa rabbia?»

I sentimenti e le emozioni possono motivarci. Possiamo provare a influenzare positivamente le nostre emozioni con i pensieri. Vi arrabbiate per qualcosa? Sfruttate questa rabbia. Chi è in grado di motivarsi trova sempre la forza per andare avanti e possiede una soglia di tolleranza più elevata verso la frustrazione. Tutte le esperienze positive vengono registrate in una regione specifica del nostro cervello: il centro di ricompensa. Quest’ultimo rilascia dopamina, il neurotrasmettitore responsabile della sensazione di soddisfazione, gioia e felicità. Il sistema di ricompensa si attiva però anche dopo aver superato una situazione impegnativa, poiché gli ormoni dello stress determinano un aumento dell’attività e della tensione fisica e mentale. Anche questi ormoni possono determinare il rilascio di dopamina nell’organismo, rendendoci felici. Attraverso queste sensazioni di felicità, un evento inizialmente negativo e impegnativo viene valutato e registrato positivamente.

Chiedetevi:

  • Come faccio a cambiare la situazione attuale?
  • Come ho fatto a ottenere un risultato positivo o negativo?
  • Cosa posso fare diversamente la prossima volta?
  • Quali punti di forza dovrei sfruttare maggiormente?

«So relazionarmi bene con le altre persone?»

Essere socialmente competente significa essere in grado di riconoscere i sentimenti dell’altra persona e di gestirli adeguatamente. Le persone con competenze sociali sono in grado di instaurare rapporti con gli altri e di mantenerli. Gestiscono bene i conflitti, hanno qualità di leadership e sono in grado di creare e guidare dei team.

Chiedetevi:

  • Mi diverte lavorare con altre persone?
  • Sono in grado di stringere contatti con altre persone?
  • Quali rapporti basati sulla fiducia coltivo? Oppure: quanto è alto il livello di fiducia nei miei rapporti?
  • In che misura sono in grado di comprendere il mio mondo o quello dell’altro?

«Sono in grado di esprimermi in maniera comprensibile?»

Buone doti di comunicazione fanno parte della competenza emotiva. Con ciò si intendono due cose: essere capaci di esprimersi in modo chiaro e comprensibile e, pertanto, di trasmettere efficacemente i propri desideri e le proprie esigenze, ma anche ascoltare attivamente e con attenzione le altre persone e prendere sul serio ciò che dicono.

Pertanto:

  • Date tempo al vostro interlocutore, lasciate che finisca di parlare. Ponete domande e cercate di leggere i messaggi fra le righe. Astenetevi dal valutare o dall’essere saccenti.
  • Mostrate coraggio. Dite cosa vi preoccupa.
  • Provate a esprimervi in modi diversi.
  • Fate un complimento a qualcuno.
  • Accettate una critica e rifletteteci sopra.
  • E ricordate che talvolta un gesto o un’azione vale più di mille parole.

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