Russate di notte e al mattino vi sentite fiacchi? O è chi vi è accanto a russare ogni notte? Anche se di solito russare non è pericoloso, è meglio chiarire le cause. Ecco alcuni rimedi e consigli.
Russare è davvero fastidioso. A dipendenza dell’intensità del rumore, a farne le spese è il riposo di cui il corpo ha bisogno e, a volte, dietro si può celare una malattia grave. Al mattino vi sentite fiacchi, di giorno assonnati e limitati nelle vostre attività? Mentre dormite, smettete di respirare? In tal caso è opportuno fare accertamenti per escludere l’apnea del sonno ed evitare danni alla vostra salute. Se sono i bambini a russare è necessario, invece, appurarne le cause.
Non esiste un rimedio universale per smettere di russare. Per trovare un trattamento e una terapia mirati all’obiettivo è necessario un accertamento individuale. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio di russare di notte con semplici rimedi e misure. Il più delle volte, il problema è risolvibile.
Durante il sonno, i muscoli così come le vie respiratorie superiori si rilassano. Tutto si distende e si allenta, il palato, l’ugola, la lingua. Le vie aree quindi si restringono. Passando per questa strettoia, l’aria fa vibrare il tessuto circostante, producendo i tanto noti rumori.
Il russare può essere dovuto a diverse cause: la maggior parte di queste possono essere evitate il più delle volte conducendo uno stile di vita sano. Le cause più frequenti sono le seguenti.
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Nella maggior parte di casi si tratta di un semplice russamento, detto anche russamento primario. Dal punto di visto medico, questa forma non ha di solito ripercussioni negative sulla salute. Tuttavia, è un rumore fastidioso che può arrivare a toccare gli 80 decibel, il che equivale ad esempio al rumore prodotto da un camion sull’autostrada. Ciò disturba il sonno, soprattutto di chi dorme accanto. Fate attenzione se avete arresti respiratori notturni, poiché potrebbe trattarsi di un’apnea ostruttiva del sonno.
La mancanza di ossigeno provocata dagli arresti respiratori aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, tra cui l’infarto cardiaco e l’ictus. Un tale disturbo deve essere accertato da un medico del sonno. Se russate forte, si consiglia un consulto anche alle persone per cui non sussiste il sospetto di apnea del sonno o che non presentano arresti respiratori. Parlatene con il vostro medico. Questi potrà avviare gli esami necessari e indirizzare i pazienti, se necessario, a un consulto ambulatoriale in un centro di medicina del sonno o in un laboratorio del sonno.
Su Internet si trovano varie terapie e rimedi per smettere di russare, come cuscini antirussamento, bite antirussamento, spray nasali, pacemaker linguali fino ai gilet per la notte a mo’ di tartaruga per impedire di acquisire di notte la posizione supina. La sola abbondanza di rimedi in commercio testimonia l’inesistenza di una soluzione rapida universale per smettere di russare.
Solo dopo aver ottenuto una diagnosi precisa è possibile che un trattamento, sia questo una terapia antirussamento o un intervento chirurgico nel naso o nel palato, abbia esito positivo. Anche gli apparecchi ortodontici o i bite richiedono il consulto di professionisti. Questi rimedi sono altrettanto indicati se il motivo per cui si russa è dovuto a una malposizione mandibolare. Rischiate, altrimenti, di spendere soldi a vuoto per rimedi che non fanno al caso vostro.
Il russare è un fenomeno molto diffuso: un uomo su cinque russa. Le donne ne sono meno colpite, tranne che in gravidanza (il che è dovuto all’aumento di peso e alla posizione supina che preferiscono assumere durante il sonno). Con l’avanzare dell’età, sia gli uomini che le donne russano di più: a partire dai 60 anni ne sono colpiti il 60 per cento degli uomini e il 40 per cento delle donne. Questo perché nella menopausa il corpo di una donna non produce più estrogeni e i muscoli lungo le vie respiratorie si afflosciano. In più, il tessuto si secca. Ciò favorisce l’insorgere del russamento. Parlatene con il vostro ginecologo.
Il russamento (roncopatia) indica la respirazione rumorosa durante il sonno. Si distingue fra russamento primario o abituale e russamento ostruttivo, cioè l’apnea del sonno .
Daniela Janssen (lic. phil. sonnologa e psicoterapista FSP) fa parte dell’équipe specialistica del reparto di sonnologia al Centro di Medicina del Sonno Hirslanden di Zurigo. Offre consulenza ad adulti, adolescenti e bambini affetti da disturbi del sonno. Lavora, inoltre, come psicoterapista nel proprio studio medico. Per questo articolo, Daniela Janssen ha affiancato il team della redazione fornendo consulenza informativa e redazionale.
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