Allergie: sintomi e trattamento

Sono tante le persone che soffrono di allergie. Ma quali allergie esistono e cosa aiuta a contrastarle? Informatevi sui fattori scatenanti e sui sintomi delle allergie. Scoprite inoltre come trattare le reazioni allergiche.

22.02.2024 Imke Schmitz 5 minuti

Cos’è un’allergia?

In caso di allergia, il nostro sistema immunitario reagisce in maniera ipersensibile a sostanze estranee ma di per sé innocue. Il sistema immunitario produce anticorpi contro queste sostanze scatenanti, chiamate anche allergeni. Spesso si tratta di proteine vegetali o animali, presenti ad esempio nel polline o negli alimenti. Se gli anticorpi entrano in contatto con le proteine viene secreta l’istamina, il neurotrasmettitore che scatena i sintomi allergici.

Ciò che causa reazioni allergiche in una persona può essere facilmente tollerabile per un’altra. Ogni tipo di allergia presenta sintomi definiti, che possono spaziare da disturbi lievi a una reazione grave. Il figlio di Antonia Bordoni, ad esempio, è fortemente allergico all’uovo. Da quando ha avuto il suo primo shock anafilattico a 10 mesi, la madre cerca dei modi per proteggerlo nella quotidianità.

Nel video Antonia Bordoni racconta come è nata l’idea di creare un gruppo di autoaiuto. Inoltre, spiega perché il confronto con altri genitori che affrontano la sua stessa situazione la faccia sentire più sicura e serena.

Ma come sorgono esattamente le allergie? Il motivo per cui alcune persone sviluppano allergie e altre no non è ancora stato interamente chiarito. Fattori genetici, influenze ambientali e stile di vita possono giocare un ruolo nell’insorgere di un’allergia. I ricercatori ritengono che a scatenare un’allergia sia l’interazione di più cause.

Quali allergie esistono?

Esistono diversi tipi di allergie. Tra le più frequenti troviamo l’allergia ai pollini (raffreddore da fieno), che si presenta soprattutto in primavera e in estate, quando alberi, graminacee ed erbe fioriscono. Sono molto comuni anche le allergie agli animali, così come l’allergia agli acari della polvere. Tante persone soffrono inoltre di allergie alimentari e da contatto (ad es. ai profumi). Più rare, ma spesso molto pericolose, sono invece le allergie a farmaci e a punture di insetti. ciascuna di queste allergie ha cause e sintomi specifici, che richiedono strategie di trattamento individuali.

A proposito dell’allergia al polline, una delle più frequenti, esistono  tabelle che illustrano le possibili allergie crociate. Un’allergia crociata è data da una confusione del sistema immunitario. Le persone che reagiscono in maniera sensibile ad allergeni presenti nell’aria con il tempo possono sviluppare un’allergia alimentare secondaria. Ciò è dovuto al fatto che alcune strutture proteiche, ad esempio presenti nei pollini e negli alimenti, sono molto simili tra loro.

Consiglio: Se soffrite di un’allergia al polline o agli insetti, vale la pena dare un’occhiata a un calendario delle allergie. Indica quali allergeni dovete aspettarvi in quali mesi dell’anno.

Allergia: quali sono i sintomi?

I sintomi possono variare a seconda del tipo di allergia. Ci sono però alcuni segnali generali a cui potete fare attenzione:

  • Starnuti
  • Lacrimazione e arrossamento degli occhi
  • Sensazione di costrizione al petto
  • Respiro affannoso
  • Formicolio in bocca
  • Gonfiore della lingua o delle labbra
  • Arrossamento della pelle
  • Orticaria
  • Prurito
  • Nausea
  • Dolori addominali
  • In casi gravi: asma, collasso cardiocircolatorio

Allergie e intolleranze

Allergie e intolleranze compromettono il nostro benessere, ma tra di esse ci sono delle differenze. Un’allergia è una reazione del sistema immunitario a una sostanza che è innocua per la maggior parte delle persone. In caso di contatto con l’allergene, il sistema immunitario reagisce in maniera eccessiva.

Le intolleranze invece non sono reazioni immunitarie. Insorgono quando il corpo ha difficoltà a digerire correttamente determinati alimenti o alcuni loro componenti. Ciò può essere dovuto alla mancanza di uno specifico enzima. Un esempio classico è l’intolleranza al lattosio, che si verifica quando il corpo non riesce a smaltire correttamente lo zucchero del latte perché manca l’enzima lattasi. 

Quali tipi di allergie esistono?

Le allergie sono complesse e si manifestano in forme diverse, a seconda di come e quando il sistema immunitario reagisce. Ma quali 4 tipi di allergie esistono concretamente?

Tipo di allergia I: reazione immediata

Le allergie di tipo 1 sono le più comuni. Colpiscono le persone che presentano anticorpi IgE contro gli allergeni corrispondenti. Normalmente, questi anticorpi ci proteggono dai parassiti. Nel caso di un’allergia di tipo 1, il sistema immunitario reagisce entro pochi minuti dopo il contatto con gli allergeni. Può trattarsi di pollini, pelo di animali e alimenti, ma anche del veleno di api e vespe.

Tipo di allergia II: tipo citotossico

Gli allergeni si agganciano a cellule del corpo, che vengono aggredite dal sistema immunitario. La reazione si manifesta solitamente entro alcuni minuti o alcune ore. Gli allergeni sono ad esempio trasfusioni di sangue o farmaci (come analgesici o antibiotici).

Tipo di allergia III: reazione da immunocomplessi

In questo tipo di allergia, dopo diverse ore si formano complessi di allergeni e anticorpi IgG, IgA e IgM nel sangue. Se le difese immunitarie non riescono a eliminarli, questi complessi possono portare a infiammazioni dei vasi sanguigni. Le allergie di tipo III sono piuttosto rare. I fattori scatenanti sono medicamenti e determinati veleni, ad esempio di serpenti.

Tipo di allergia IV: allergia ritardata cellulo-mediata

In questo tipo di allergia la reazione si manifesta da dodici ore fino a tre giorni dopo il contatto con l’allergene. I globuli bianchi (cellule T) stimolano il sistema immunitario. Un esempio tipico è l’allergia da contatto, per cui si verifica un’eruzione cutanea quando una parte del corpo entra in contatto con un certo allergene (ad es. il nickel).

Cos’è uno shock anafilattico?

Uno shock anafilattico è una reazione allergica acuta che può provocare la morte e richiede un’assistenza medica immediata. Questa reazione è chiamata anche anafilassi. Possibili sintomi di uno shock anafilattico sono dispnea, calo della pressione sanguigna, capogiri o perdita di coscienza, eruzioni cutanee, disturbi digestivi, nausea o diarrea. Di norma si verifica una reazione simultanea di più organi, come i polmoni, l’apparato cardiocircolatorio e la pelle.

Se siete esposti al rischio di anafilassi, portate sempre con voi un kit di emergenza per le allergie. Il kit dovrebbe contenere compresse per allergie, un autoiniettore di adrenalina e altri medicamenti che vi sono stati prescritti dal vostro medico a questo scopo.

Test allergologici: come si può formulare una diagnosi?

Per diagnosticare le allergie i medici impiegano test specifici. Uno dei metodi più comuni è il prick test, che permette di testare le allergie in modo affidabile. Durante questi test, il personale specializzato applica piccole quantità di diversi allergeni sulla pelle pungendola leggermente. Se la pelle reagisce con arrossamenti o gonfiori, significa che c’è un’allergia all’allergene corrispondente.

Altre possibilità per individuare un’allergia sotto supervisione medica sono:

  • Esami del sangue: nel sangue vengono analizzati determinati anticorpi IgE che il corpo produce in caso di reazione allergica. Un valore elevato è indice di allergia.
  • Test di provocazione: l’allergene sospetto viene applicato alla mucosa del naso, inalato o ingerito. Dopodiché vengono annotate le reazioni. Questo test è idoneo alla diagnosi di allergie delle vie respiratorie o a determinati farmaci o alimenti.
  • Patch test: gli allergeni testati vengono applicati sulla schiena tramite cerotti e osservati per uno o due giorni. Il patch test (test epicutaneo) serve a identificare le allergie da contatto.
  • Breath test all’idrogeno: diagnostica malattie intestinali come l’intolleranza al lattosio o al fruttosio.

Allergia: come trattarla?

Esistono diversi metodi per trattare le allergie. L’intervento più importante è tenersi a debita distanza dagli allergeni. Un antiallergico, chiamato anche antistaminico, può alleviare i sintomi come starnuti e prurito: questo farmaco blocca infatti l’effetto dell’istamina, una sostanza che il corpo rilascia durante una reazione allergica. Gli antistaminici sono disponibili in diverse forme, ad esempio come compresse, spray nasali o gocce oculari. Oltre agli antistaminici esistono anche spray nasali a base di corticosteroidi, utili in caso di raffreddore da fieno, e creme speciali. Queste ultime vengono impiegate soprattutto quando le allergie causano eruzioni cutanee.

In alcuni casi è anche possibile effettuare una desensibilizzazione. Il medico curante espone la persona interessata a un allergene in modo mirato, aumentandone gradualmente la dose. Una volta raggiunta la dose massima ancora tollerabile, la paziente o il paziente viene esposto a tale dose a cadenza mensile. L’obiettivo è ridurre i sintomi o, nel migliore dei casi, eliminarli completamente.

Avete l’impressione di soffrire di qualche allergia? Parlatene con il vostro medico. In base alla diagnosi, preparerà per voi un piano di trattamento che vi aiuterà nella vita di tutti i giorni.

Trattare le allergie: anche con la medicina complementare?

I metodi di trattamento alternativi possono fornire un importante contributo alla terapia per le allergie. L’efficacia dell’agopuntura nel trattamento di allergie e asma, ad esempio, è dimostrata scientifica-mente. Inoltre, dato che lo stress può intensificare le reazioni allergiche, le tecniche di rilassamento come MBSR e yoga aumentano il benessere. COMPLETA vi supporta con diversi contributi.

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