L’alimentazione chetogenica si basa soprattutto su proteine e grassi. I carboidrati compaiono solo di rado nel piano nutrizionale. Questo regime alimentare dovrebbe consentire un rapido calo del peso. Funziona davvero? Quali sono i pro e i contro?
La dieta cheto ha origine nella medicina. È stata utilizzata, e lo è ancora, per ridurre gli attacchi epilettici in bambini e adolescenti. Oggi questa dieta è apprezzata specie dalle persone che desiderano bruciare i grassi o ridurre il proprio peso.
Low carb e high fat: chi sceglie un regime alimentare chetogenico rinuncia in buona parte ai carboidrati. Il metabolismo entra nello stato della cosiddetta chetosi: il fegato ricorre ai grassi invece dei carboidrati e produce un surrogato del glucosio, i cosiddetti corpi chetonici. Di solito il corpo utilizza principalmente il glucosio e i grassi come fonti di energia, ma in questo caso, gli organi che normalmente bruciano il glucosio, utilizzano i corpi chetonici.
La ripartizione delle sostanze nutritive nell’alimentazione chetogenica è ben lontana da quella consigliata dalla Società Svizzera di Nutrizione che prevede la seguente ripartizione energetica:
Nell’alimentazione chetogenica, la quota energetica derivante dalle proteine resta all’incirca invariata (10-20%), mentre la quantità di grassi da assumere è nettamente superiore (70-80%) e quella di carboidrati è ridotta in misura significativa (5-10%). In pratica, significa meno di 50 g di carboidrati per un consumo calorico giornaliero di 2000 kcal. Oltretutto, molti tipi di verdura e frutta ricchi di sostanze nutritive non figurano nel piano nutrizionale.
Tra gli alimenti permessi ci sono soprattutto quelli con un elevato contenuto di grassi, come:
Tra gli alimenti vietati rientrano quelli ricchi di carboidrati:
Le nostre e i nostri consulenti sulla salute saranno lieti di aiutarvi. Da noi trovate informazioni e suggerimenti su un’alimentazione equilibrata e sul controllo del peso.
L’alimentazione chetogenica presenta vari effetti che favoriscono la riduzione di peso:
A prima vista può sembrare molto promettente, tuttavia non possono essere trascurati i possibili svantaggi di questo regime alimentare in relazione al controllo del peso:
Nel breve e medio periodo, questo regime alimentare riduce singoli fattori di rischio di malattie cardiovascolari e per il diabete di tipo 2. Anche i parametri cognitivi, quali la capacità di concentrazione per le persone affette da demenza e non, migliorano.
Questo tipo di dieta ha inoltre un effetto antinfiammatorio, che può risultare in un aspetto cutaneo migliorato.
Per altri benefici, come l’efficacia contro il cancro e la steatosi epatica non alcolica, le evidenze scientifiche sono ancora insufficienti.
Una possibile conseguenza di un’alimentazione ricca di grassi è la formazione di depositi nelle pareti vascolari e colesterolo alto. Nel lungo periodo, per via dell’elevato apporto di proteine e grassi, l’alimentazione chetogenica può inoltre comportare l’aumento del carico di lavoro di fegato e reni e la formazione di calcoli renali o biliari. In aggiunta, occorre osservare che non tutti i grassi sono salutari. Il corpo riesce ad assimilare molto più efficacemente i grassi insaturi rispetto a quelli saturi.
Prima e durante una gravidanza, l’alimentazione chetogenica aumenta anche il rischio di spina bifida (ovvero colonna vertebrale aperta) e di diabete gestazionale. Il primo rischio resta comunque elevato anche con l’assunzione in quantità sufficienti di acido folico.
Nel caso in cui questo tipo di alimentazione provochi uno stato di malnutrizione, tra le possibili conseguenze vi sono l’osteoporosi, l’anemia e i deficit neurologici.
Chi è stanco e irritabile, afflitto da mal di testa e crampi muscolari e soffre di disturbi intestinali, probabilmente soffre della cosiddetta keto flu, ossia l’influenza da dieta chetogenica. È spiacevole, ma non è pericolosa. Tali disturbi insorgono perché improvvisamente vengono assunti molti meno carboidrati e, di conseguenza, meno glucosio. Il corpo ha bisogno di un certo tempo per abituarsi. Come in una normale influenza, i sintomi scompaiono da soli nel giro di alcuni giorni.
La perdita di peso con l’alimentazione chetogenica è data principalmente dalla drastica limitazione del numero di calorie. Un calo di peso simile può essere tuttavia ottenuto anche modificando le proprie abitudini alimentari sul lungo periodo. Difatti, un’alimentazione chetogenica rigorosa non è equilibrata ed è molto restrittiva. Per di più, non è stato ancora possibile verificare in via definitiva quali siano i rischi per la salute conseguenti a un’applicazione duratura di questo regime alimentare. Gli studi presentano troppe lacune e hanno una durata troppo breve. Per questo motivo una simile dieta dovrebbe essere attuata soltanto previa consultazione con un medico o un dietista.
David Fäh insegna e svolge attività di ricerca presso la Scuola universitaria professionale di Berna, dipartimento Salute, specializzazione Nutrizione e Dietistica. Per questo articolo, ha affiancato il team della redazione fornendo la propria consulenza.
Approfondite ogni mese le vostre conoscenze su temi attuali legati alla salute e ricevete tutte le informazioni sulle interessanti offerte di tutte le società del gruppo Helsana * comodamente tramite e-mail. Abbonatevi gratuitamente alla nostra Newsletter:
I suoi dati non sono stati trasmessi. Voglia riprovare più tardi.
* Il gruppo Helsana comprende Helsana Assicurazioni SA, Helsana Assicurazioni integrative SA e Helsana Infortuni SA.