Demenza: definizione, decorso e prevenzione

Che cos’è la demenza? Quali forme esistono? Come si riconoscono e si può curare la demenza? Scoprite di più sulle diverse forme di demenza come la demenza frontotemporale o la demenza vascolare e dove trovare sostegno per voi o i vostri familiari.

07.11.2024 Cornelia Sammer 9 minuti

Che cos’è la demenza?

Per demenza si intende un gruppo di malattie che colpiscono il cervello causando un costante declino delle capacità cerebrali. Sintomi comuni di demenza sono problemi di memoria, cambiamenti nel comportamento e difficoltà a svolgere i propri compiti quotidiani. In Svizzera, al momento 156 900 persone sono affette da demenza e ogni anno se ne aggiungono circa altre 33 800. Il fattore di rischio principale è l’età: circa il 95% delle persone interessate ha 65 anni o più.  

Demenza primaria e secondaria

Gli specialisti parlano di due tipi di demenza che si differenziano per le cause: demenza primaria e secondaria. La causa della demenza primaria risiede nel cervello stesso. Comprende la demenza vascolare e la demenza neurodegenerativa. 

  • Nella demenza neurodegenerativa, le cellule nervose del cervello muoiono. Esempi di demenza neurodegenerativa sono l’Alzheimer, la demenza frontotemporale, la demenza a corpi di Lewy e la demenza di Parkinson.  
  • Sintomi tipici della demenza vascolare sono i disturbi circolatori delle cellule nervose del cervello. Tra le forme di demenza vascolare rientrano la demenza multinfartuale e la malattia di Binswanger. 

Ad oggi la demenza primaria non è curabile. In caso di diagnosi precoce, però, è possibile rallentarne il decorso. 

Le cause della demenza secondaria sono altre malattie, ad esempio lesioni cerebrali traumatiche, determinate malattie infettive croniche, malattie autoimmuni, tumori del cervello, disturbi metabolici e malattie ormonali come l’ipotiroidismo. Anche il consumo eccessivo di alcol è una possibile causa di demenza secondaria. A differenza della demenza primaria, la demenza secondaria è curabile se diagnosticata tempestivamente. A tal fine, è importante individuare le cause di demenza e curarle. 

Forme di demenza: panoramica

Di seguito vi forniamo una panoramica dei sintomi e del decorso di diverse forme di demenza, nonché l’aspettativa di vita delle persone colpite.   

Alzheimer

L’Alzheimer, o morbo di Alzheimer, è la forma di demenza più frequente. È causata da proteine che si depositano dentro e intorno alle cellule cerebrali. Di conseguenza, le cellule cerebrali muoiono. Il quadro clinico dell’Alzheimer comprende:  

  • disturbi di memoria;
  • irritabilità e abbattimento;
  • disturbi del sonno;
  • inappetenza e disturbi alimentari;
  • capacità di apprendimento ridotta.
La tabella seguente riassume le diverse fasi dell’Alzheimer:

Fase

Sintomi

1. Mild Cognitive Impairment

Lievi limitazioni cognitive o difficoltà nella vita quotidiana

2. Stadio precoce dell’Alzheimer

Disturbi della memoria a breve termine, difficoltà di orientamento nello spazio e nel tempo, sbalzi d’umore

3. Fase intermedia dell’Alzheimer

Compromissione della memoria a lungo termine, irrequietezze e nervosismo, disorientamento

4. Fase avanzata dell’Alzheimer

Necessità di cure, difficoltà a parlare, deglutire e masticare

Le diverse fasi dell’Alzheimer si susseguono in modo fluido. Dopo che uno specialista medico ha accertato la malattia, l’aspettativa di vita della persona malata in media va dai sei ai dieci anni.

Nota: l’Alzheimer inizia sempre con la prima fase di demenza, vale a dire con lievi limitazioni cognitive. Lievi limitazioni cognitive però non sempre sfociano nell’Alzheimer.

Differenza tra demenza e Alzheimer

Quali sono le differenze tra Alzheimer e demenza? «Demenza» è un termine generico in cui rientrano varie malattie che colpiscono il cervello. «Alzheimer» è una forma specifica di demenza. L’Alzheimer è molto frequente: circa il 66% delle persone colpite da demenza ha l’Alzheimer. 

Demenza frontotemporale

La demenza frontotemporale comporta la morte delle cellule nervose nella zona della fronte e delle tempie del cervello. Quest’area regola il comportamento sociale e le emozioni. Le persone colpite hanno perlopiù tra i 50 e i 60 anni, nei giovani questa forma di demenza si manifesta raramente. La demenza frontotemporale si manifesta con i seguenti sintomi:

  • cambiamento della personalità;
  • diverso comportamento sociale;
  • irritabilità, disinibizione e indifferenza;
  • disturbi del linguaggio, ad es. difficoltà nel trovare le parole;
  • problemi di memoria.

Gli specialisti distinguono la demenza frontotemporale in due varianti: la variante comportamentale causa cambiamenti a livello della personalità e del comportamento, la variante semantica comporta difficoltà a parlare e a capire il parlato. Per entrambe le varianti di demenza frontotemporale, il decorso prevede tre fasi:

  1. Fase iniziale: i primi sintomi della demenza frontotemporale sono problemi comportamentali o del linguaggio, a seconda della forma di demenza (variante comportamentale o semantica). Nonostante i sintomi, è possibile gestire il quotidiano.
  2. Fase avanzata della demenza frontotemporale: in questa fase si manifestano anche i sintomi dell’altra variante. In altre parole, le persone colpite dalla variante comportamentale iniziano ad avere anche disturbi del linguaggio, e viceversa. 
  3. Fase finale: i sintomi di questa fase sono simili a quelli dell’Alzheimer. 

Dopo la diagnosi di demenza frontotemporale, l’aspettativa di vita è di circa otto anni. 

Demenza vascolare

La demenza vascolare ha diverse cause. Cause frequenti sono ictus, danni ai vasi sanguigni o emorragie cerebrali. Sintomi tipici della demenza vascolare sono: 

  • problemi di concentrazione;
  • disturbi motori, ad esempio a camminare;
  • difficoltà nel controllo vescicale;
  • alterazioni del comportamento.

Il decorso della demenza vascolare dipende dalle cause e può variare notevolmente. Se la causa è un ictus, i sintomi si manifestano bruscamente. Negli altri casi l’insorgenza dei sintomi è graduale. La demenza vascolare presenta tipicamente delle fasi in cui i disturbi rimangono temporaneamente stabili. Dopo la diagnosi, le persone colpite da demenza vascolare hanno un’aspettativa di vita media di cinque anni. 

Demenza a corpi di Lewy

Le cause della demenza a corpi di Lewy sono depositi di proteine nelle cellule nervose della corteccia cerebrale. Può presentarsi da sola o in concomitanza con la malattia di Parkinson. I sintomi della demenza a corpi di Lewy sono: 

  • allucinazioni visive; 
  • disturbi motori come tremori o muscoli irrigiditi; 
  • disturbi del sonno;
  • alterazioni del comportamento;
  • disturbi dell’attenzione;
  • sintomi fisici come depressione, apatia o perdita di conoscenza a breve termine.

Nella fase iniziale della demenza a corpi di Lewy la memoria funziona ancora bene. In questa fase le persone colpite riscontrano soprattutto limitazioni nella vita quotidiana: hanno difficoltà a organizzare la propria vita quotidiana e molte di loro sono apatiche. Nelle fasi successive si aggiungono limitazioni come incontinenza e difficoltà di deglutizione. Le persone con la demenza a corpi di Lewy hanno un’aspettativa di vita da sei a dodici anni dalla comparsa dei primi sintomi.

Demenza di Parkinson

La demenza di Parkinson è dovuta alla degenerazione delle cellule nervose nella sostanza nera del cervello. Ciò è causato da depositi di proteine. La demenza di Parkinson si manifesta solitamente solo molti anni dopo l’insorgenza dei sintomi motori del Parkinson. Sintomi della demenza di Parkinson sono: 

  • problemi di concentrazione;
  • lentezza del pensiero; 
  • reazioni lente;
  • difficoltà a trovare le parole;
  • perdita di motivazione;
  • allucinazioni visive e deliri;
  • cambiamenti della personalità.

A differenza dell’Alzheimer, le persone con la demenza di Parkinson non hanno disturbi della memoria all’inizio del decorso della malattia. I sintomi principali di questa forma di demenza sono la lentezza del pensiero e i problemi di concentrazione. La capacità di apprendimento invece non è compromessa. Nelle fasi successive del decorso si manifestano anche cambiamenti della personalità e allucinazioni. Con il passare del tempo le persone colpite hanno sempre più bisogno di sostengo e alla fine necessitano di cure. L’aspettativa di vita dopo la diagnosi è in media di cinque anni.

Differenza tra Parkinson e demenza

La demenza di Parkinson colpisce circa il 30-40% delle persone malate di Parkinson. Al momento della diagnosi la malattia di Parkinson è già in stato avanzato. I sintomi sono motori: movimenti lenti, tremori, muscoli irrigiditi e disturbi dell’equilibrio. La demenza di Parkinson è un sintomo non motorio della malattia di Parkinson.  

Come prevenire la demenza

  • Con l’aumentare dell’età aumenta anche il rischio di demenza. Ci sono però diverse opzioni per prevenire la demenza:
  • Prestate attenzione a un’alimentazione sana ed equilibrata. Fornisce al cervello tutte le sostanze nutritive importanti e può ridurre il rischio di ammalarsi di demenza. Inserite frutta, verdura e frutta a guscio nella vostra dieta ed evitate se possibile piatti pronti, carne rossa e zucchero.
  • Tenete impegnato il vostro cervello. Se utilizzate il cervello, lo allenate. Questa capacità viene mantenuta anche in età avanzata. Leggete regolarmente, fate giochi impegnativi e imparate qualcosa di nuovo, ad esempio una lingua.
  • Fate movimento e tenete attivo il corpo. Praticare regolarmente attività fisica promuove la circolazione sanguigna del cervello e protegge da malattie cardiovascolari. 
  • Fate visite di controllo. In questo modo potrete riconoscere tempestivamente le malattie che possono causare demenza. Inoltre, scoprirete cosa potete fare per uno stile di vita sano. 
  • I contatti sociali mantengono in forma il cervello. Partecipate alla vita sociale e prevenite inoltre la solitudine in età avanzata.   

Fattori di rischio per la demenza: la demenza è ereditaria?

La predisposizione genetica è una possibile causa di demenza. I ricercatori ritengono però che solo il 5% circa delle persone malate di demenza abbia ereditato la malattia. I geni sono quindi solo uno di numerosi fattori di rischio per la demenza. Il fattore di rischio principale è l’età. Insieme ai geni, l’età fa parte dei fattori di rischio per la demenza non modificabili. Oltre a questi ci sono molti altri fattori modificabili: stile di vita non salutare, pressione alta, forte sovrappeso, diabete, consumo eccessivo di alcol o disturbi del sonno.

Come viene diagnosticata la demenza?

Se le persone colpite o i familiari osservano sintomi iniziali di demenza, normalmente si rivolgono prima al medico di famiglia. Il medico di famiglia consiglierà di consultare uno studio neurologico o un centro di competenza per la demenza. L’esame neurologico comprende vari test per la demenza, tra cui:

  • Test dell’orologio: lo specialista medico invita la paziente o il paziente a compilare il quadrante di un orologio. In base al comportamento e al risultato, valuta se sussiste una demenza iniziale o avanzata.
  • Test Mini-Mental-Status: lo specialista pone domande relative a luogo e ora. Poi vengono svolti compiti di attenzione, calcolo e scrittura.
  • Puntura lombare: se sussiste il sospetto di Alzheimer, lo specialista medico esegue una puntura lombare per aspirare del liquido cerebrospinale dal canale vertebrale all’altezza delle vertebre lombari. 
  • Procedimenti di formazione d’immagini: la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata forniscono informazioni su malattie del cervello e del sistema nervoso. 

Demenza: trattamento

La modalità di trattamento dipende dalla forma di demenza. Per la demenza primaria gli specialisti consigliano diverse misure:  

  • medicamenti come farmaci antidemenza, antipsicotici e antidepressivi;
  • ergoterapia; 
  • fisioterapia;
  • terapia comportamentale;
  • allenamento cognitivo.

Come sostenere le persone affette da demenza

L’assicurazione di base obbligatoria copre tutte le spese per la diagnosi e il trattamento della demenza da parte di specialisti medici. Inoltre rimborsa alcuni metodi di trattamento alternativi se eseguiti da un medico qualificato. Le nostre assicurazioni integrative SANACOMPLETA rimborsano altri metodi di trattamento alternativi e misure di prevenzione.   

Prendere seriamente i sintomi di demenza

Non sottovalutate i disturbi della memoria. Prima inizia il trattamento, migliore è il decorso, sia per le pazienti e i pazienti sia per i loro familiari. 

Le persone interessate e i loro familiari possono trovare sostegno e informazioni preziose nei nostri opuscoli sul tema della demenza e presso organizzazioni specializzate, tra cui:

Sospettate di soffrire di demenza? Non esitate ad accettare aiuto. Se un vostro familiare soffre di demenza o mostra i sintomi iniziali della demenza, attivatevi. Una diagnosi precoce può influenzare positivamente il decorso della malattia.

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