Carboidrati: definizione, tipi e alimentazione

Perché il corpo necessita di carboidrati? Cosa sono i carboidrati veloci? Quali pietanze contengono molti carboidrati? Quanti carboidrati dovreste assumere ogni giorno? Scoprite di più sui carboidrati nell’alimentazione.

14.10.2024 Imke Schmitz 8 minuti

Carboidrati: cosa sono?

I carboidrati sono composti da carbonio, idrogeno e ossigeno e sono formati da catene di molecole di zucchero di diversa lunghezza. Sono contenuti prevalentemente negli alimenti di origine vegetale. I carboidrati sono fonti di energia e rappresentano il nostro carburante per muscoli e cervello. Il corpo li trasporta in tutte le cellule attraverso il sangue. Se non vengono utilizzati subito, il corpo li conserva sotto forma di glicogeno nel fegato e nella muscolatura. 1 grammo di carboidrati fornisce 4 chilocalorie.

E cosa sono i cosiddetti «carb»?

«Carb» è semplicemente l’abbreviazione di carbohydrate, il termine inglese. Per questo si parla ad esempio di dieta low carb, ovvero una dieta con una quantità ridotta di carboidrati. Al contrario, il carb loading consiste nell’assumere grandi quantità di carboidrati. I termini «low carb» e «carb loading» sono molto diffusi nell’ambito dell’alimentazione sportiva.

Tipi di carboidrati

Esistono diversi tipi di carboidrati, che possono essere suddivisi in due categorie principali: i carboidrati semplici, a catena corta, e i carboidrati complessi, a catena lunga. Si differenziano tra loro per il numero di molecole di zucchero.

I carboidrati complessi agiscono lentamente: vengono scomposti dall’organismo più lentamente e per questo saziano più a lungo. I carboidrati semplici, invece, vengono assorbiti con rapidità e non saziano a lungo.

Cosa sono i carboidrati semplici?

Cosa fanno i carboidrati semplici? I carboidrati semplici sono a catena corta e vengono digeriti rapidamente. Il nostro corpo li scinde con velocità e con altrettanta velocità li assorbe nel sangue, dove aumentano la produzione di insulina. Dopo il rilascio di insulina, il tasso glicemico cala di nuovo rapidamente. Per questo motivo, i carboidrati semplici sono chiamati anche carboidrati veloci. Forniscono energia nell’immediato, saziano ma non per molto, il che può portare ad attacchi di fame.

I carboidrati semplici a catena corta sono composti da poche molecole di zucchero:

  • I monosaccaridi hanno solo una molecola di zucchero, motivo per cui vengono chiamati anche zuccheri semplici. Tra i monosaccaridi troviamo, ad esempio, lo zucchero di frutta (fruttosio) e il destrosio (glucosio).
  • I disaccaridi sono composti da due molecole di zucchero. A questo gruppo appartengono ad esempio lo zucchero da tavola (saccarosio) e lo zucchero del latte (lattosio).

Buono a sapersi: dal punto di vista chimico, i sostituti dello zucchero come sorbitolo e xilitolo sono alcoli dello zucchero e non fanno salire il livello degli zuccheri nel sangue. Se desiderate evitare di assumere zucchero, potete ricorrere a questi sostituti; questo però non vi aiuterà a eliminare la voglia di dolce. È meglio puntare piuttosto su alimenti naturalmente dolci o su prodotti meno dolcificati.

Cosa sono i carboidrati complessi?

I carboidrati complessi sono a catena lunga. Il corpo deve innanzitutto scindere le loro molecole prima di poterli digerire. Cosa fanno i carboidrati complessi nel corpo? I carboidrati complessi finiscono lentamente e gradualmente nel sangue e fanno salire lentamente la glicemia, mantenendo il senso di sazietà più a lungo. Per questo motivo sono anche chiamati carboidrati lenti. Inoltre, forniscono al corpo fibre alimentari preziose.

I carboidrati complessi, a catena lunga, sono appunto costituiti da una lunga catena di zuccheri semplici:

  • Sono chiamati oligosaccaridi i carboidrati contenenti almeno tre e fino a nove molecole di zucchero.
  • Quando il numero di molecole di zucchero è superiore a nove, si parla di polisaccaridi. Esempi di polisaccaridi sono gli amidi o le fibre alimentari.

Perché il corpo necessita di carboidrati?

I carboidrati svolgono un compito importante nell’organismo: insieme ai  grassi e alle proteine, forniscono energia al corpo. Questa energia è importante per i processi metabolici e il funzionamento degli organi.

Quali tipi di carboidrati si trovano nella nostra alimentazione?

Tra i carboidrati più importanti nella nostra alimentazione si contano sia carboidrati a catena lunga che a catena corta. La seguente lista offre una panoramica:

Glucosio

Il destrosio, chiamato anche glucosio, compare in forma libera solo in quantità ridotte, ad esempio nella frutta e nel miele. Spesso lo si trova legato ad altri carboidrati, come il saccarosio o il lattosio. L’intestino tenue assorbe il glucosio e lo trasporta alle cellule dell’organismo, fornendo loro energia. Per il cervello e i globuli rossi il glucosio rappresenta addirittura la fonte di energia principale.

Fruttosio

Frutta e miele contengono naturalmente fruttosio. Il fruttosio viene usato anche per dolcificare bevande o yogurt. Quantità eccessive possono però causare flatulenza e diarrea. L’intestino, infatti, riesce ad assorbire solo quantità limitate di fruttosio.

Lattosio

Il lattosio, o zucchero del latte, si trova solo nel latte materno e di animali mammiferi. Nell’intestino tenue l’enzima lattasi scinde il lattosio in glucosio e galattosio. Le persone intolleranti al lattosio sono prive di lattasi nell’intestino tenue o ne dispongono in quantità insufficiente. Di conseguenza non smantellano il lattosio e questo comporta disturbi come flatulenza, crampi addominali o diarrea.

Fibre alimentari

L’essere umano non digerisce le fibre alimentari. In altre parole, l’intestino tenue non le scompone e quindi non le assorbe. Le fibre fungono invece da alimento per i batteri intestinali, dai quali vengono metabolizzate. Perché al nostro organismo servono questi carboidrati? Le fibre aumentano la sensazione di sazietà e influiscono positivamente sulla glicemia. Ritardano l’assorbimento delle sostanze nutritive nell’intestino tenue, riducendo così il rilascio di insulina. Aiutano inoltre la flora intestinale e possono ridurre i valori dei lipidi nel sangue e del colesterolo. Gli specialisti raccomandano l’assunzione di 30 grammi di fibre alimentari al giorno per le persone adulte. Ottime fonti di fibre sono i prodotti integrali, i legumi, le noci, la frutta e verdura, la crusca di frumento, i semi di lino o di chia, i fagioli bianchi, gli straccetti di soia, le lenticchie e i piselli.

Di quanti carboidrati avete bisogno?

Coprite dal 45% al 55% circa del vostro apporto energetico giornaliero con i carboidrati, come raccomandano l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e la Società svizzera di nutrizione (SSN). La quantità di carboidrati di cui una persona ha bisogno quotidianamente dipende dal sesso e dal fabbisogno energetico.

Ad esempio: per una donna adulta con un fabbisogno energetico di 1800 calorie, l’ideale è assumere tra i 200 e i 250 grammi di carboidrati al giorno. Per un uomo adulto con un fabbisogno giornaliero di 2200 calorie, l’ideale è assumere tra i 200 e i 300 grammi di carboidrati al giorno. I carboidrati in eccesso vengono immagazzinati dal corpo sotto forma di glicogeno nel fegato e nella muscolatura, oppure sotto forma di grasso. 

Cosa significa indice glicemico?

L’indice glicemico (IG) indica la rapidità e l’intensità con cui un alimento contenente carboidrati fa aumentare il tasso glicemico. Grazie all’indice glicemico potete individuare i carboidrati che fanno salire più lentamente la glicemia e sono quindi più salutari per il vostro metabolismo. Più basso è questo valore, più salutare è l’alimento. 

I seguenti consigli in relazione all’IG possono risultarvi utili:

  • Preferite alimenti naturali, poco processati.
  • Consumate frutta e verdura crude.
  • Quando possibile scegliete la variante integrale, ad esempio il pane integrale invece del pane bianco.
  • Combinate alimenti ricchi di carboidrati con alimenti contenenti grassi e proteine.

L’IG non dice però nulla sulla quantità di carboidrati in un alimento. Per questo non è sempre utile nella pratica. Il carico glicemico (CG) considera invece non solo il tipo di carboidrato, ma anche la quantità.

Nota: indice glicemico e carico glicemico forniscono informazioni utili per capire quali alimenti ricchi di carboidrati è meglio scegliere. Non usateli, però, per valutare tutti gli alimenti. Questi valori non dicono nulla, ad esempio, sugli alimenti poveri di carboidrati. 

Quali carboidrati sono sani?

I carboidrati sani sono quelli complessi, a catena lunga, che saziano più a lungo, poiché passano lentamente e gradualmente nel sangue. 

Potete trovare i carboidrati sani in questi alimenti:

  • Cereali
  • Legumi (piselli, lenticchie, fagioli) 
  • Noci e mandorle
  • Noccioli e semi (semi di lino, semi di zucca)
  • Patate
  • Pane integrale
  • Fiocchi d’avena e altri fiocchi di cereali
  • Quinoa
  • Verdura e frutta (mele, banane, spinaci, cavolfiore)

Quali carboidrati dovreste consumare con parsimonia?

I carboidrati poco salutari sono soprattutto quelli raffinati. Sono carboidrati che si trovano prevalentemente nei cibi molto processati e appartengono al gruppo dei carboidrati semplici, a catena corta. 

I seguenti alimenti contengono carboidrati raffinati:

  • Dolciumi come orsetti gommosi o popcorn
  • Cibo da fast food
  • Piatti pronti
  • Marmellate
  • Patatine
  • Pane bianco
  • Bevande zuccherate

Carboidrati nell’alimentazione: consigli

Se volete integrare più carboidrati sani nella vostra alimentazione, dovreste seguire queste regole:

  • Prestate attenzione al valore nutrizionale «Carboidrati – di cui zuccheri» quando acquistate generi alimentari. Questo valore dovrebbe essere quanto più basso possibile.
  • Preferite i carboidrati complessi e cercate di ridurre i prodotti molto processati. In linea di principio, la variante integrale (ad esempio di pane e pasta) è sempre la scelta migliore.
  • Includete il più possibile i legumi nei vostri pasti. Ad esempio fagioli, lenticchie e ceci.
  • Mangiate regolarmente frutta e verdura, ove possibile con la buccia. Le verdure in particolare contengono molte fibre.
  • In caso di necessità, consultate una o un dietista, che vi aiuterà a modificare la vostra alimentazione nel lungo termine.

Volete modificare la vostra alimentazione nel lungo termine?

In tal caso può essere utile una consulenza nutrizionale

Grazie alla quale imparerete a sviluppare e mantenere abitudini alimentari sane. 

Dalle assicurazioni integrative SANA e COMPLETA Helsana corrisponde un contributo ai costi del 75% fino a 200 franchi per anno civile per le consulenze nutrizionali ASDD o i corsi di Weight Watchers, eBalance.ch, Oviva, My Coach e Betty Bossi.

La vostra assicurazione di base copre i costi delle consulenze nutrizionali su prescrizione medica, detratte la franchigia e l’aliquota percentuale. La consulenza dovrà essere effettuata da un dietista riconosciuto o una dietista riconosciuta e soddisfare determinati criteri, in merito ai quali potete informarvi presso il vostro medico curante.

Se integrate carboidrati complessi nella vostra alimentazione quotidiana, aiutate il vostro corpo a svolgere funzioni importanti. Prestate attenzione alla varietà e alla qualità dei carboidrati. Così facendo, compirete il primo passo verso un’alimentazione equilibrata

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